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Personalizzazione di MLCad tramite il file MLCad.ini

 
 
 
     
  La guida si basa su MLCad 3.5 e si presume che il programma sia stato già installato insieme alle librerie di parti LDraw e che sia stato impostato per facilitare il lavoro. Il file MLCad.ini determina quali Parts sono disponibili all'interno del generatore minifig (minifigure) di MLCad e di Bricksmith - un editore LDraw nel mondo Mac. Il file definisce anche l'ordine di scansione delle cartelle contenenti Parts durante il lancio di MLCad. Ciò è molto utile quando si utilizzano Parts LDraw non-ufficiali. Il file inoltra regola l'interazione con LSynth. Se MLCad.ini non dovesse fare parte della vostra installazione potete scaricare il file dalla pagina Guida MLCad.ini.  
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  Il file MLCad.ini è un semplice documento di testo, modificabile con un editore. Da MLCad 3.5 in poi e su Windows Vista o versione sucessiva il file si trova sotto C:\Users\<Nome utente>\AppData\Roaming\Ing. Michael Lachmann\MLCad. <Nome utente> definisce il nome con il quale l'utente viene riconosciuto dal computer, le credenziali per poter accedere all'account.

Il file MLCad.ini è struturato in tre sezioni:
 
     
  Minifigure generator
Scan order
LSynth
 
     
 

Minifigure generator

 
     
  La sezione "minifigure generator" da pieno controllo sulla gamma degli elementi da selezionare nel generatore minifig (minifigure). Ogni volta che LDraw rilascia un aggiornamento alla libreria contenenti Parts minifig, la lista all'interno del file deve essere aggiornata. Per aggiungere codice nuovo basta seguire la guida descritta sotto o altrimenti scaricare il file dalla pagina Guida MLCad.ini, siccome Holly-Wood.it si occupa di mantenere il file MLCad.ini.

Per aggiungere Parts minifig non ancora certificate o Parts personalizzate occorre navigare nelle apposite sottosezioni: Hats (Copricapo/Cappelli), Head (Testa), Body (Busto) e così via. I nomi delle sottosezioni sono obbligatori. Se un nome di sottosezione manca o ha un nome errato, MLCad utilizzerà i nomi predefiniti all’interno del programma che risulteranno diversi da quelli nel file .ini. Ogni elemento minifig viene caratterizzato da una riga nel seguente formato:

"<Display name>" "<DAT/LDR file name>" <Flags> <Matrix> <Offset>
 
     
 
n Numero progressivo
SHOW Mostra i Parts trovati durante la scansione della directory nella gerarchia Parts e/o finestra di anteprima
HIDE NON mostra i Parts trovati durante la scansione della cartella nella gerarchia Parts e/o finestra di anteprima
<LDRAWDIR> La chiave per indicare un sentiero relativo - deve essere specificata tra parentesi <>
["]Pathname["] Sottocartella al interno del sentiero di base LDraw o sentiero assoluto includendo il nome del disco fisso. Se il nome del sentiero contiene degli spazi, la stringa dev'essere rinchiusa tra virgolette. (Questa é la procedura standard usando nomi lunghi all'interno della linea di comando).
 
     
  Nel esempio seguente andrò ad aggiungere un busto che si trova nella pagina con i Parts che ho inventato io stesso. Presumo che avete già letto il capitolo "Ruotare facilmente", le guide che riguarda lo "scan order" e sapete come vanno installati Parts personalizzati o non ufficiali.  
     
  Screentshot Minifig Generator 1
   
  1. Aprite il file MLCad.ini dalla base di MLCad in un editor di testi e raggiungete la fine del documento fino alla sezione [BODY].  
  2. Inserite i dati secondo il formato descritto sopra. Per Boobsp2.dat bisogna immettere:

"Boobs with Bra Pattern" "Boobsp2.dat" 0 1 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0

Se il Part non necessita di valori speciali per il corretto posizionamento e/o rotazione, è consigliabile copiare ed incollare un Part esistente, sostituendo successivamente il nome e il numero del Part. E’ molto utile commentare le modifiche apportate. MLCad consente di scrivere liberamente all’intereno del file .ini anteponendo un “;” all’inizio della riga. Inoltre ignora righe che non contengono alcun testo.
 
       
  Screentshot Minifig Generator 2
   
  3. Salvate il file. Il Part sarà disponibile lanciando il generatore minifig.  
       
    Annotazione: E’ possibile lasciare aperto l’editor di testo dopo aver salvato le modifiche. MLCad funziona correttamente anche con il .ini aperto in modifica. Ciò è molto utile quando occorre tarare la matrice di rotazione per ottenere un posizionamento ottimale. Tutto quello che dovete fare è:
  • Uscire dal generatore minifig premendo Cancel.
  • Modificare MLCad.ini e salvarlo.
  • Aprire nuovamente il generatore.
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Scan order

 
     
  Questa funzione è stata pensata per includere Parts personalizzati e/o non-certificati nella libreria di MLCad, senza doverli mescolare con Parts ufficiali nelle cartelle \PARTS e \P. Files .dat trovati durante la scansione saranno inclusi nella libreria e - in base alla chiave - visibili nella gerarchia Parts e nella finestra di anteprima. Tenete però presente che questa funzione NON è paragonabile al commando File > Cerca Parts e pertanto NON rigenererà il file Parts.lst. Altri programmi LDraw che dipendono del file Parts.lst potrebbero non riconoscere file .ldr o .mpd che contengono questi Parts "esterni"!

Il lancio di MLCad rallenterà in base al numero di cartelle e sottocartelle da esaminare. La sintassi supporta il codice ASCII esteso.

La sezione parte con [SCAN_ORDER]. Segue una riga per ogni directory da scrutinare, che deve rispettare il seguente format:

n = <SHOW|HIDE> [<LDRAWDIR>]["]Pathname["]
 
     
 
n Numero progressivo
SHOW Mostra i Parts trovati durante la scansione della directory nella gerarchia Parts e/o finestra di anteprima
HIDE NON mostra i Parts trovati durante la scansione della cartella nella gerarchia Parts e/o finestra di anteprima
<LDRAWDIR> La chiave per indicare un sentiero relativo - deve essere specificata tra parentesi <>
["]Pathname["] Sottocartella al interno del sentiero di base LDraw o sentiero assoluto includendo il nome del disco fisso. Se il nome del sentiero contiene degli spazi, la stringa dev'essere rinchiusa tra virgolette. (Questa é la procedura standard usando nomi lunghi all'interno della linea di comando).
 
     
  \P, \PARTS e \MODELS sono sentieri obbligatori e saranno inclusi nella scansione anche se non specificati. Se non sono elencati saranno scrutinati per ultimi. Se la chiave <LDRAWDIR> manca MLCad presume che si tratti di un sentiero assoluto.

Confusi? Vi mostrerò le mie impostazioni personali per chiarirvi le idee.
 
     
  Screenshot Scan Order 1
   
  Annotazione: In caso MLCad non sia in grado di leggere la parola chiave <LDRAWDIR> che indica il percorso relativo di installazione LDraw, dovrete o definire la variabile d'ambiente <LDRAWDIR> nel vostro sistema operativo, oppure sostituire la parola chiave <LDRAWDIR> inserendo il percorso completo (ricordando che se il nome del file contiene spazi dovete racchiudere l'intera stringa di percorso tra doppie virgolette, come da standard per ogni linea di comando di Windows con nomi di files lunghi). Se la libreria fosse salvata sotto C:\Programmi\LDraw il codice dovrebbe essere il seguente:

3 = SHOW "C:\Programs\LDraw\Unofficial\Parts"
4 = HIDE "C:\Programs\LDraw\Unofficial\P"

Attualmente un programma del sistema LDraw (LDView, un visualizzatore scritto da Travis Cobbs) controlla automaticamente il LDraw.org Parts Tracker attraverso Internet, se trova in un progetto un Part non esistente sul disco fisso. Se il Part si trova sul Parts Tracker, viene automaticamente scaricato ed usato per visualizzare il progetto. In aggiunta, Bricksmith, un editore per il mondo Mac scritto da Allen Smith, supporta anche Parts salvati nella cartella "Unofficial".

Alcuni dei maggiori programmatori del sistema LDraw hanno concordato di adottare questa locazione come uno standard di fatto, dopo che il LDraw Standard Committee - LSC il 07 marzo 2007 ha rigettato una proposta di fare la directory "Unofficial" la locazione ufficiale per file non-ufficiali.

Aprendo il file MLCad.ini scaricato sopra noterete che questi sentieri sono già inclusi, ma sono stati deattivati perché MLCad non supporta ancora il download automatico. Per attivare la scannerizzazione basta cancellare il ";" all'inizio dei due sentieri di ricerca. Questo significa però che anche il pacchetto contenente tutti gli attuali Parts LDraw non-certificati scaricati da http://www.LDraw.org/article/14.html bisogna decomprimere come segue:
 
     
 
ldrawunf.zip <LDRAWDIR>Unofficial
parts -> Parts
parts\s -> Parts\s
p -> P
p\48 -> P\48
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LSynth

 
     
  La sezione communica a MLCad il sentiero assoluto di LSynth e definisce le "sintesi" disponibili:

%PATH = <path name>

Esempio:
%PATH = "C:\Programmi\MLCad\LSynth"

Annotazione: Definiamo il sentiero che racchiude la cartella bin\ e NON il programma lsynthcp, (il sintetizzatore del tipo prompt che legge i file DAT e genera un nuovo file DAT, contenete i Parts sintetizzati). Le virgolette sono importanti nel caso il vostro sentiero contenga spazi vuoti.

Dopodiché la sezione elenca tutti i comandi META di LSynth. Siccome tutte le sintesi sono già definite non bisogna mettere mano. Vi spiego il formato soltanto per la completezza della documentazione:

<TITLE> = <COMMAND STRING>
 
     
 
TITLE Il nome mostrato nel dialogo "Comando LSynth"
COMMAND STRING Il comando META di LSynth che viene aggiunto al progetto. Leggete la documentazione di LSynth per una spiegazione più completa
 
     
  Esempio:
;Axel, cable hose and string types LSynth knows about:
FIBER_OPTIC_CABLE = SYNTH BEGIN FIBER_OPTIC_CABLE 16
ASSE_FLESSIBILE = SYNTH BEGIN FLEXIBLE_AXLE 16
;Band, belt and tread types LSynth knows about:
TECHNIC_TREAD = SYNTH BEGIN TECHNIC_TREAD
Tangent Statement: INSIDE = SYNTH INSIDE

Annotazione: Indipendentemente dall'elenco dei comandi nel file .ini, il dialogo li mostrerà in ordine alfabetico. I nomi vengono copiati dalla parte del testo che anticipa il segno "=". Potete perciò sostituire quei termini con descrizioni italiane di vostra scelta, senza compromettere la funzionalità del programma:

Date anche un occhiata alla guida LSynth/MLCad per ulteriori informazioni.
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